giovedì 16 dicembre 2010

Il Diritto dei Bambini al dialogo

L’argomento di questa settimana, per partecipare all’iniziativa di Piccolalory è veramente importante.
Credo ci sarebbe da parlare per ore.
Comincio da me , dalla mia infanzia. Ricordo che molte volte, quando volevo ottenere qualcosa da mia mamma mi sentivo rispondere “ no ”, seguito da un “ perché lo dico io e basta ”. Ricordo la rabbia che provavo nel ricevere questa risposta, ma solo ora, che sono mamma anch'io, mi rendo conto che probabilmente era l'epilogo di un lungo tentativo di convincimento.
Mi sono ripromessa di non fare lo stesso errore con i miei figli e ho sempre cercato di parlare molto, di verbalizzare i miei sentimenti e cercato di fare esprimere i loro. Ma non è per niente facile.
Quando i miei bimbi avevano pochi mesi è bastato parlare loro in modo semplice, in quel linguaggio che viene così spontaneo alle mamme...ho comunicato attraverso i baci, i sorrisi, con tante filastrocche e canzoncine  e loro mi ricambiavano con sorrisetti e occhietti adoranti. E questo perché nei primi mesi di vita, più che le parole, ai bimbi arrivano i nostri sentimenti, le nostre emozioni.
Poi le cose si sono complicate perché, ad un certo punto subentra la  necessità di imporre la loro autonomia e gli scontri sono inevitabili.
E così mi ritrovavo spesso a parlare, parlare cercando le parole più adatte per poi sentirmi rimproverare di non aver capito nulla.
Allora mi sono resa conto che non è necessario spiegare troppo, perché i bimbi finiscono per confondersi e quindi non ascoltano più, ma è fondamentale cercare di parlare il loro linguaggio, entrare nel loro mondo, dove tutto è fantasia e gioco, dove non esiste la fretta, la scadenza.

Infatti, con i miei figli, parlare sotto forma di gioco, cercare di distrarli con filastrocche storielline e tanta, tanta fantasia ha sempre funzionato.
Purtroppo, però, non sempre se ne ha voglia, a volte la stanchezza della giornata prevale sulla voglia di inventare storie e allora la situazione degenera e si finisce per litigare.
Comunque il dialogo è necessario e importante per confrontarsi, per crescere ed imparare ad esprimere i propri sentimenti.
Spero solo che un giorno i miei figli possano capire quanto impegno ho messo nel capirli!

Post pubblicato da Mammasorriso

7 commenti:

  1. bellissime le tue parole e i tuoi intenti...io spero solo che possano imparare ad ascoltare e ad ascoltarsi

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  2. bellissime le tue parole..quanto ho odiato anch'io quei "no perchè lo dico io".....però hai ragione che tante parole a volte non fan altro che confondere, soprattutto coi bimbi della nostra fascia d'età...negli anni ho perfezionato le mie tecniche...e devo dire che a scuola funzionano perfettamente (perchè sono la maestra)..a casa qualche difficoltà ce l'ho...ma ecco che spunta il librino , oppure "che cosa è più importante?"..cerco sempre di proporre una scelta....per ora mi sembra tutto facile..mi spaventa molto l'adolescenza..ma spero che quello che sto coltivando ora mi ritorni...e non c'è giorno che io non semini...

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  3. E' un post illuminante... parlare il loro linguaggio, tradurre in gioco e fantasia... sei davvero una mammasorriso :-)!

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  4. è vero...non è facile e forse in certi momenti non si giunge da nessuna parte ma a qualcosa sarà servito.

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  5. Non pretendere la perfezione perchè non ci è chiesta nemmeno dai nostri figli. Il tuo Amore Grande arriva ancor prima di ogni parola e si tocca con mano anche da questo blog quindi "Brava MammaSorriso"!

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