Partecipo sempre molto volentieri a queste serate perché sono l'occasione per riprendere alcuni concetti, impararne di nuovi e confrontarmi con altri genitori.
Ne è emerso che la nascita psicologica dei bambini avviene verso i 2-3 anni, quando incominciano, attraverso capricci e rifiuti, ad imporre la proprio identità.
Ed è proprio da questo momento che i genitori devono stabilire le prime regole, perché con i "NO" danno ai figli dei limiti ma anche dei punti di riferimento.
Non sempre è facile esercitare una giusta autorevolezza, ci si sente spesso in colpa e si ha paura di farli soffrire e quindi di non essere amati, ma se lo facciamo dando l'esempio, rispettando, ascoltando e soprattutto in accordo con il compagno, i "NO" diventano, come diceva la dottoressa all'incontro, gli strumenti per affrontare il mondo!
Di seguito vi lascio uno scritto che ci hanno consegnato quella sera... voglio condividerlo, perché offre parecchi spunti di riflessione. Buona lettura!
NON viziarmi. So benissimo che non dovrei avere tutto quello che chiedo. Voglio solo metterti alla prova.
NON aver paura di essere severo con me. Lo preferisco. Questo mi permette di capire cosa è giusto e cosa è sbagliato.
NON usare la forza con me. Questo mi insegna che la potenza è tutto ciò che conta. Sarò più disponibile ad essere guidato.
NON essere incoerente. Questo mi sconcerta e mi costringe a fare ogni sforzo per farla franca tutte le volte che posso.
NON fare promesse; potresti non essere in grado di mantenerle. Questo farebbe diminuire la mia fiducia in te.
NON cedere alle mie provocazioni quando dico e faccio cose solo per imbarazzarti, perché cercherei allora di avere altre vittorie simili.
NON essere troppo turbato quando dico: " Ti odio". Non intendo dire questo, lo faccio perché tu sia triste per quello che mi hai fatto.
NON farmi sentire più piccolo di quanto non sia: rimedierei comportandomi da più grande di quanto non sia.
NON fare per me le cose che posso fare da solo. Questo mi fa sentire come un bambino piccolo e potrei continuare a tenerti al mio servizio.
NON fare che le mie "cattive abitudini" mi guadagnino molta parte della tua attenzione. Ciò mi incoraggia a continuare con esse.
NON brontolare continuamente. Se lo fai dovrò difendermi facendo finta di essere sordo.
NON dimenticare che mi piace molto fare esperimenti. Imparo da questi, per cui ti prego sopportali.
NON proteggermi dalle conseguenze. Ho bisogno di imparare dall'esperienza.
NON badare troppo alle mie piccole indisposizioni: potrei imparare a "godere di cattiva salute" se questo attira la tua attenzione.
NON zittirmi quando faccio domande oneste. Se lo fai, scoprirai che smetto di chiedere e io cercherò le mie informazioni altrove.
NON pensare assolutamente di apparire ridicolo se ti scusi con me. Una scusa reale mi fa sentire sorprendentemente affettuoso verso di te.
NON sostenere mai di essere perfetto o infallibile. Questo mi offre il pretesto per non seguirti.
NON preoccuparti per il tempo che passiamo insieme. E' "come" lo passiamo che conta.
NON permettere che i miei timori suscitino la mia ansia, perché allora diventerei più pauroso. Indicami il coraggio.
NON dimenticare che non posso crescere bene senza molta comprensione ed incoraggiamento, ma non ho bisogno di dirtelo, vero?
Lo trovo assolutamente illuminante! se qualcuno dovesse riconoscerne la fonte, sarò ben felice di citarla.
AGGIORNAMENTO: il testo si intitola "PROMEMORIA DA TUO FIGLIO" ed è un adattamento da "The king's Business magazine".
Nei commenti sono presenti alcuni suggerimenti di letture e link interessanti per aprofondire l'argomento, un grazie a chi li ha lasciati.
E invece QUI facciamo un elenco e trasformiamo i No in Sì!
Bellissimo anche il Post di Mamy .
Post pubblicato da Mammasorriso
fantastico...lo stampo e lo faccio leggere anche al papi...e quei due bei libricini nella foto?? Mi daresti i titoli?? in questo periodo ho sete di informazioni...sono in una fase un po' critica e ho bisogno di un po' di basi per proseguire...servirebbero anche a me questi begli incontri!! grazie x aver condiviso! baci Vale
RispondiEliminaAh,come è giusto quello che dici.Anch'io mi confronto tutti giorni con capricci,NO,non riesco(quando si riordina di solito).Mi sono munita anch'io di un po di libri.Cerco di migliorare il rapporto con loro.Cresco anch'io insieme a loro.
RispondiEliminaGrazie per gli spunti di riflessione.
RispondiEliminaHo letto questo libro durante la mia prima gravidanza e devo dire che mi è stato molto utile!
RispondiEliminaanche io oggi ho pubblicato di libri. i no che aiutano a crescere l'ho letto ma non ricordo queste indicazioni così precise forse le madri non sbagliano mai? se è il primo vorrà dire che lo devo assolutamente rileggere
RispondiEliminapreso....stampato...archiviato...
RispondiEliminagrazie...
tra un pò mi sa comincia la 'battaglia'!!!!
aiuto!!!!
@ mami: i libri sono " I no che aiutano a crescere" e " le madri non sbagliano mai " entrambi della casa editrice Feltrinelli. mi spiace per la tua fase critica...ne so qualcosa anch'io...ci vuole tanta ma tanta pazienza! baci
RispondiElimina@ violeta: ahh, anch'io sono piena di libri, ma ogni tanto bisognerebbe rileggerli...ci sono troppe cose interessanti! :)
@ 6 cuori e una casetta: di nulla...serve anche a me per riflettere e fissare alcuni concetti! ;)
@Elena: io li ho letti tempo fa e onestamente dovrei rileggerli, sono molto interessanti.
@ simply: no, no, le indicazioni me le hanno date a questo incontro, non sono contenute in uno di questi libri...ho usato questa foto perchè comunque sono letture interessanti sull'argomento. baci
@ stelle gemelle: hai ragione, bisognerebbe stamparlo, incorniciarlo e appenderlo come promemoria! ;)
RispondiEliminaparole sante!
RispondiEliminaInteressantissimo tema...anche io ho partecipato tempo fa a degli incontri simili e avevo anche io scritto un post...per inciso quel libro ce l'ho ma non sono ancora riuscita a leggerlo...lo trovo un po' pesantuccio....ma non mi arrendo, prima o poi ce la farò ad arrivare alla fine!!!
RispondiEliminaCome sta il tuo braccio??
Un super bacio
sì proprio da tenere sott'occhio e rileggere ogni tanto...parole sante
RispondiEliminaLo stampo e lo conservo...per non dimenticare.
RispondiEliminaHo sul comodino, e non ancora iniziato, sempre della stessa collana di Feltrinelli "Un genitore quasi perfetto"...mi devo decidere a leggerlo, ma mi mandano sempre in crisi...
bellissimo. grazie per la condivisione.
RispondiEliminabacio
Ho letto qualcosa di simile in catalano. È molto utile. Ora sto cercando qualcosa del genere per saper come farcela con i figli adolescenti (con gli alunni tutto va bene, ma a casa le cose diventano più complicate!) Un abbraccio.
RispondiEliminaMi ricordo di averlo letto nello studio della mia pediatra! quando riesci passa da me che c'è un pensiero per te anche se so che sei sempre impegnatissima!
RispondiEliminaGrazie....preziosissimo!
RispondiEliminaGRAZIE MAMMASORRISO! non conoscevo questo elenco, davvero molto interessante e base di molte riflessioni.
RispondiEliminasul web dicono sia adattato da "The king’s Business magazine" e si intitola "promemoria da tuo figlio. oggetto: me stesso."
io al momento sto leggendo "Amarli senza se e senza ma", da alcuni punti di vista illuminante (il concetto di amore incondizionato/condizionato, l'affermazione della inutilità delle punizioni) ma quanto difficile da mettere in pratica (specialmente durante un mega capriccio...)
buona notte!!
mi piace e come maestra condivido questi aspetti dell'educazione! se non ti dispiace, li copio e magari li pubblico sul mio blog (citandoti ovviamente!). grazie, la condivisione di queste parole arricchisce tutti noi!
RispondiEliminaQuesto argomento dei no è amio parere un pò delicato, nel senso che se è indubbio che bisogna dire dei no ai bambini, se non altro per la loro incolumità, d'altro canto molti genitori spesso dicono no più per una loro comodità, per essere lasciati in pace che per il bene del bambino. Spesso dietro questo pensiero c'è la convinzione che infliggere delle frustrazioni ai bambini sia indispensabile per la sua crescita...questo mi fa rabbrividire. Il libro I no che aiutano a crescere l'ho richiuso dopo poche pagine nauseata...non ve lo consiglio a meno che non pensate che lasciar piangere deliberatamente un neonato sia una cosa normale e funzionale alla sua educazione. Vi consiglio invece altri libri che son stati veramente fondamentali per me: AMarli senza se e senza ma di Kohn, Besame mucho di Gonzales, le emozioni dei bambinid i Filliozat e poi ci sono anche (ma meno fondamentale degli altri) Bambini capricciosi di Sears.
RispondiEliminaDetto questo certamente nel testo che hai condivisio ci sono molti spunti utili e interessanti :-) grazie
@ Mony mon: benvenuta! :)
RispondiElimina@ La mamma è sempre la mamma: ma me lo sono perso quel tuo post? mi lasci il link?
Questi libri li ho letti parecchio tempo fa ed in effetti non sono tanto leggeri!! baci
@ Valeria e Giuly : anch'io me lo tengo sotto mano. Bisogna essere ben disposti per affrontare certi libri...anch'io finisco sempre per mettermi in discussione e mi rendo conto degli errori che faccio. :)
@ singlemama: un bacio anche a te...incomincio a stare meglio riposando!!!
@ L'apprendista: se trovi qualcosa per gli adolescenti fammelo sapere, così lo conservo per quando toccherà a me!! un abbraccio
@ Ester: grazie, passo sicuramente! baci
@ Madre creativa: di nulla, mi piace condividere questi pensieri. ;)
@ Smile 1510: grazie per aver scoperto da dove sia tratto!! sistemerò subito il post.
Io leggo leggo leggo, qualcosa mi entrerà pure, anche se è difficilissimo poi mettere in pratica. Ma almeno ci si prova! ;)
@ Maestra Laura: ma certo che li puoi copiare, scherzi! lo scopo è condividere quello che ci sembra utile!! anzi, se vuoi correggere, Smile 1510 nel commento dice da dove è tratto! baci
@ grilloperlatesta: assolutamente d'accordo con te sulla delicatezza dell'argomento.
NO, non condivido l'idea di lasciare piangere i bambini, assolutamente, non ne sarei mai capace. Ma il libro offre molti altri spunti interessanti...non l'ho trovato così male.
Comunque io quando leggo un libro devo essere ben disposta e cerco di trarre quello che più si adatta alla mia situazione...quello che per principio non condivido, non lo considero nemmeno.
Grazie per i titoli che hai lasciato, alcuni li ho già sentiti più volte e mi incuriosiscono molto...le emozioni dei bambini ce l'ho, devo sicuramente riprenderlo in mano.
Grazie del tuo contributo un abbraccio
Ciao e complimenti per questo 'posto' così interessante!
RispondiEliminaVolevo dire la mia, se posso...
Seguo quasi sempre le puntate di 'S.O.S. Tata' e molte volte ho messo in pratica quei consigli e finora con i miei figli hanno funzionato. La grande è in prima elementare e il cruccio mio più grande era nel momento che avrebbe iniziato a fare i compiti..... Mia mamma mi ha sempre 'imposto' lo studio ed è finita che in seconda superiore ho smesso tutto e.... non volevo fare assolutamente lo stesso errore! In libreria ho trovato il libro di Lucia Rizzi (Tata Lucia) intitolato 'Fate i compiti' e mi sta dando una grossa mano!
Leggendolo mi ha colpito un tratto dove riportava una sua esperienza dove paragonavano lo studio al gioco 'd'azzardo', nel senso che un giocatore anche se aveva vinto UNA sola volta e tutte le altre no, continuava imperterrito perchè la sensazione di vittoria era più forte del perdere i soldi, di conseguenza stimolare un bambino alla consapevolezza di fare da solo e sopratutto fargli capire che ha un potere, ha un effetto positivo anche nei confronti della scuola...
Logico, ognuno di noi conosce i propri figli e deve trovare il modo migliore per mettere in pratica consigli o spunti che potrebbero tornare utili.... Una cosa che però secondo me NON DEVE MANCARE MAI è l'amore, i baci, le carezze, l'ascoltare, il gioco, l'allegria, LA PAZIENZA e tutte quelle cose positive che fanno stare bene insieme!
A parlare di queste cose, non si finirebbe più, ma è bene farlo ed è un bene confrontarsi, meglio pure se alla fine si è tutti felici!!!
Ciao Betta
@ Betta: ma certemente, il confronto aiuta a capire meglio. E sì, asolutamente alla base deve esserci tutto l'amore possibile che infonde sicurezza, autostima e gioia di vivere. Altrimenti non si costruisce nulla di positivo.
RispondiEliminaMa quanto ci sarebbe da parlarne? sono argomenti molto coinvolgenti!!
Il libro " Fate i compiti" vorrei prenderlo anch'io, soprattutto in vista della seconda elementare dove l'impegno sarà maggiore.
Grzie per il tuo intervento, se ti fa piacere torna a trovarmi. ciao
volevo segnalare anche un sito che a me personalmente ha fatto capire molte cose www.nontogliermiilsorriso.org se vi va fateci un giro :-)
RispondiEliminaScusate lo spamming ma sono appena andata nel suddetto sito e ho trovato questa frase che fa proprio al caso nostro "Non c'è ragione per cui non si possa dire ai bambini di no nello stesso modo gentile che usiamo quando si dice di sì". (John Holt) :-) in effetti a volte noi genitori siamo un pò prevenuti e trasmettiamo subito aggressività e tensione...
RispondiEliminaAvete mai letto "Le emozioni che fanno crescere" e "Mio figlio mi legge nel pensiero" di Mariani-Schiralli? A proposito delle regole, sono fantastici: pieni di consigli utilissimi, ma soprattutto ti portano le prove (Risonanza magnetiche ecc.) per cui è necessario dare dei no e dei confini ai figli sin da piccolissimi. Ho sentito la dott.ssa Schiralli in una scuola per genitori di Parma ed è stata davvero illuminante. Qualcuno di voi conosce questi autori?
RispondiEliminaSe non sbaglio, anche anche un sito sull'educazione emotiva. Grazie a tutti per questi bei consigli Arianna
Grazie mille per la condivisione. "I no che aiutano a crescere" l'ho letto anch'io e l'ho trovato interessante.
RispondiEliminaEccolo qua, ti lascio il link del post che mi hai chiesto: http://lamammasemprelamamma.blogspot.com/2011/04/mammaaa-ascolta-un-po.html
RispondiEliminaSul commento da oggi mi vedrai come Mamy ma sono sempre Lamammaèsemprelamamma, l'ho cambiato per accorciarlo così chi mi scrive non deve metterci mezz'ora solo a scrivere il nome!!!
Bacio
Che coincidenza, anche il mio comune di residenza questo scorso giovedì ha organizzato un'incontro che trattava le stesse tematiche. Hai ragione questi incontri servono a consolidare le nostre convinzioni, a prendere nuovi spunti, a capire che anche i figli degli altri fanno i capricci e non solo i nostri.
RispondiEliminaChe gioia e che scoperta ogni giorno educare e amare i nostri figli.
@ grilloperlatesta: grazie per il link, ci farò un giretto.
RispondiElimina@ Arianna: grazie a te per il tuo contributo, i titoli mi sembrano interessanti, bisognerebbe aprofondire questo argomento così importante. ciao, a presto :)
@ Lizzina: :)
@ Mamy: grazie, vengo a vedere. Che carina a pensare di accorciare il nome...in effetti si va meglio! ;)
@ Fraleli: sì, io mi consolo molto in questi incontri, mi accorgo che i miei dubbi sono quelli di altre mamme. baci
Avete ragione: l'argomento va approfondito. Appunto vi dicevo che in questi libri ci sono le prove scientifiche che se noi diamo i no ai nostri figli il loro cervello funziona meglio e produce più sostanze della calma e del benessere. Una cosa incredibile! Io non potevo immaginarlo. Comunque il sito di questi autori è www.educazioneemotiva.it. Lì potete trovare tanti articoli che parlano proprio della sintonia emotiva tra genitori e figli e di come si realizza nella pratica di tutti i giorni. Mi piacerebbe tanto approfondire questo discorso delle neuroscienze e delle scoperte sui bambini e gli adolescenti. Intanto possiamo parlarne tra di noi.
RispondiEliminaGrazie ancora a tutte. Arianna
@Aarianna: grazie per il link, ci farò un salto. anche a me interessa molto approfondire questi argomenti davvero interessanti.
RispondiEliminaciao e buona giornata
Intanto vi trascrivo queste regole d'oro tratte dal capitolo finale di "Mio figlio mi legge nel pensiero. realizzare la sintonia emotiva tra genitori e figli" (Mondadori) di Mariani e Schiralli.
RispondiEliminaRiflettiamoci su. Che ne dite?
1)Siamo programmati per connetterci: la ricerca psicologica e neurofisiologica più avanzata ritiene fondamentale, per un sano sviluppo dei bambini, che i genitori si sintonizzino emotivamente con i propri figli fin dai primi giorni di vita. Le prove sperimentali e i dati scientifici in tal senso sono ormai numerosi e certi.
2)Ogni vissuto, ogni intenzione, ogni situazione, ogni emozione di mamma e papà hanno una ricaduta sul bimbo: nel bene e nel male. Occorre regolarsi di conseguenza. I bambini piccoli infatti non sono né una “tabula rasa” né “esserini” incapaci di sentire e percepire quanto succede attorno a loro: sono molto più precoci, sensibili e ricettivi di quanto si pensasse fino a poco tempo fa. Essi riescono a percepire con buona approssimazione le nostre intenzioni, a sintonizzarsi con i nostri stati d’animo e a rispecchiarsi attraverso le nostre emozioni fin dalla nascita, per quanto possa sembrare incredibile. E’profondamente errato credere che i figli, almeno fino a una certa età, non intuiscano nulla.
3)Il carattere non è genetico, non è ereditario, non è presente alla nascita: allo stato attuale non esiste alcuna prova scientifica che faccia pensare a una qualche trasmissione ereditaria da una generazione all’altra. I bambini costruiscono la propria identità e la propria personalità in base alla quantità e alla qualità degli scambi affettivi ed emotivi con le figure di accudimento principali. Ciascun genitore dovrebbe assumersi la responsabilità di rendere ottimali tali scambi attraverso la disponibilità, l’accoglienza, il rispecchiamento e l’autorevolezza.
4)I figli, appena nati, non avendo un carattere preformato che si svilupperà da solo, hanno necessità di trovare posto nella testa e nelle attenzioni dei genitori come in un marsupio. Devono poter percepire fin da subito come loro vengono vissuti, accolti e accettati dai propri genitori. Devono soprattutto sentire di essere connessi con gli adulti di riferimento, affinché possano sviluppare un sicuro ed efficace attaccamento. I genitori d’altra parte dovranno favorire tutto ciò.
5) Per realizzare un sano sviluppo, ciascun bambino deve sentire che mamma e papà sentono quello che lui sta sentendo e percependo in quel momento. Se questo continuo rispecchiamento risulta carente, discontinuo o difettoso, il bambino non è in grado di costruire una valida cabina di regia interna per gestire e modulare con efficacia nel futuro il proprio mondo emotivo e le relazioni con gli altri.
6) I figli non sono un farmaco né un rimedio per risolvere crisi personali o conflitti di coppia. Se esistono problemi in precedenza, l’arrivo di un figlio di solito li acuisce sensibilmente.
7) La nascita di un figlio comporta inevitabilmente sentimenti ambivalenti e momenti di sconforto. Niente paura: si tratta solamente di accettarli, sentendosi autorizzati a comunicarli. La condivisione di emozioni difficili, negative e contrastanti aiuta a superarle.
8)Sarebbe opportuno rimandare l’idea di avere un figlio quando si è stati colpiti da un lutto recente o da una grave perdita, anche se la tentazione ed il bisogno possono essere pressanti.
9)I bambini, per una disposizione innata, sono spinti a ricercare attivamente qualcuno che li rassicuri e li protegga. Mamma e papà devono rispondere a questo bisogno di attaccamento con un’adeguata offerta di cure, protezione e vicinanza.
10)I gesti dell’accudimento (l’insieme delle cure materne e paterne) devono essere regolari, costanti e prevedibili. Queste caratteristiche producono sicurezza, favoriscono autonomia e addirittura tracciano nel cervello del bambino vie nervose più evolute, efficaci e funzionali.
@ Arianna: uh, quanta carne al fuoco! bisognerebbe scriverci un post su questi suggerimenti!! grazie per i tuoi contributi
RispondiEliminaa presto :)
Ho finito ora di leggere "Le emozioni che fanno crescere" di Mariani e Schiralli. Vi trascrivo un pezzetto. Ma ce ne sarebbero tanti altri interessantissimi e utili per vivere meglio in casa con i figli...
RispondiEliminaUn abbraccio a tutti
Marilinda
"Per quanto riguarda il pianto, è necessario sapere che esso non rappresenta solo l’espressione emotiva di un dolore provato, fisico o psichico che sia, ma rappresenta, molto più spesso, soprattutto nei bambini piccoli, la semplice comunicazione di una tensione muscolare, che si ha fame o sonno, che ci si è annoiati a sentire la messa o a stare in salotto con i grandi che conversano.
Niente paura, nessuna preoccupazione: il pianto va solo ascoltato, decifrato e capito. Non necessariamente bisogna mettere in atto tutti gli accorgimenti possibili per fare evitare ai figli la normale esperienza del pianto. Per tale ragione non è assolutamente opportuno produrre, né tanto meno comprare, quei congegni elettronici, lanciati ultimamente sul mercato, che, a detta di chi li commercializza, decodificherebbero il tipo di pianto del bambino.
Capricci e pianto rappresentano semplicemente dei linguaggi, delle modalità attraverso le quali i bambini chiedono e provano, sperimentano e imparano.
Troppo spesso però i genitori non li capiscono: i primi vengono repressi o permessi; il secondo travisato al punto da conferirgli solamente un significato di angoscia da alleviare ed evitare a tutti i costi.
Così i bambini si ritrovano molte volte a non capire cosa devono fare quando sono “in preda” ai capricci (la repressione e la permissività sono ugualmente deleteri) e possono perdere la normale relazione esistente tra il loro pianto e l’identificazione dei propri stati d’animo (noia, rabbia, frustrazione), allorché gli adulti tentano in tutti i modi di evitare che piangano (molte mamme, per non far piangere i figli, quando si avvicina l’ora della poppata li nutrono copiosamente e a volte senza quasi soluzione di continuità, producendo danni circa la capacità di percepire la fame, il vuoto e il pieno)."
@ Marilinda: ciao, grazie per il tuo importante contributo. Hai trascritto un passo molto significativo. Tutti i genitori dovrebbero veramente impegnarsi a cercare di capire il significato di capricci e pianto, anche se è molto difficile...me ne rendo conto.
RispondiEliminagrazie di aver lasciato un commento :)
questi post sono preziosi per noi mamme che ogni giorno ce la mettiamo tutta per dare il meglio e crescere i nostri figli nel modo che risulti migliore per loro!Grazie, sono spunti interessanti da approfondire!
RispondiElimina@ Federicasole: sì, mi rendo conto che non basta un singolo post per parlare di questo argomento!!! i commenti lasciati sono stati molto preziosi. Mi piace questo scambio di idee...
RispondiEliminaun bacio
Ciao, ho riportato anch'io sul mio blog queste "regole" credo vadano condivise. Ti ho comunque citata. Se vuoi venirmi a fare visita :-)
RispondiEliminaciao
Ciao Erica, benvenuta!!! Mi fa piacere che si condividano questi concetti importanti...passo a trovarti
RispondiEliminaCiao